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Al giorno d’oggi il contante non la fa più da padrone. I mobile payments rappresentano un mercato in esplosione, con acquisizioni e nuovi operatori che indicano come i consumatori stiano accogliendo la rapida crescita del mobile. Essi scelgono sempre più spesso di effettuare pagamenti in-store via smartphone (o tramite dispositivi indossabili come orologi o braccialetti) e, molto presto, potrebbero usare le proprie impronte digitali per autorizzare le transazioni invece che contanti o carte di credito. L’internet delle cose faciliterà ulteriormente questa innovazione. Le organizzazioni intelligenti inizieranno a considerare di poter aggiungere valore grazie a partnership con i rivenditori, che permettano di proporre un’offerta integrata aggiungendo al portafoglio digitale carte fedeltà e di premio.
I clienti vogliono poter gestire i propri dati finanziari in mobilità, prendere decisioni in tempo reale in modo rapido e sicuro e spostare denaro utilizzando qualsiasi dispositivo, rete o canale scelgano. Vogliono essere in grado di iniziare le operazioni su un canale e completare su un altro. L’aspettativa dei consumatori è un servizio coerente su tutti i canali, le banche devono quindi snellire i processi per sviluppare un approccio che risponda realmente a tale bisogno. Chi si adeguerà sarà premiato con una migliore customer intelligence, una visione univoca del cliente e un’idea più chiara dei suoi bisogni.
Mentre le banche si concentrano sulla creazione di questi nuovi modelli di business al fine di tenere lontana la concorrenza, è importante che riconoscano l’enorme volume di dati che hanno a portata di mano. I dati, infatti, potranno fornire loro il vantaggio di cui necessitano nell’ambito dei pagamenti digitali.
Modalità di pagamento cashless e mobile stanno diventando sempre più comuni, ma esiste ancora un blocco dovuto alla mancanza di standardizzazione e alle esitazioni riguardo la sicurezza. Ciò sta impedendo il completo sviluppo dei pagamenti mobile e dei near field communications. Da un lato i consumatori hanno, come sempre, bisogno di prendere confidenza con le nuove tecnologie, le procedure di installazione, i costi di utilizzo e i processi per differenti regioni e paesi. Dall’altra, l’industria, ha un disperato bisogno di una soluzione uniforme e diffusa.
Alcune piattaforme come PAyM nel Regno Unito sono effettivamente riuscite ad instaurare connessioni con le principali banche, ma una serie infinita di alternative impedisce a questo tipo di soluzioni di dominare il mercato. Con il futuro dei pagamenti in continua evoluzione, le aziende che vogliono competere devono necessariamente fare le giuste scelte riguardo il mondo dei pagamenti e la relativa infrastruttura.