I requisiti regolamentari di Basilea 3 stanno obbligando le banche ad introdurre un approccio “risk-based” a tutti i livelli della propria organizzazione. Questa nuova filosofia deve però convivere con il bisogno di una gestione strutturata delle relazioni con i clienti e di cross-selling.
L’avvento dei requisiti regolamentari di Basilea 3 ha indotto gli istituti bancari a focalizzarsi sull’attività di recupero crediti, in modo da limitare gli accantonamenti necessari a soddisfare i requisiti del Regolatore. In primo luogo, le banche, hanno creato strutture interne, completamente dedicate alla gestione della clientela con indizi di un possibile deterioramento delle esposizioni. In seguito, sono diventate molto proattive nella gestione del proprio portafoglio –sia performing che non–performing– in termini di possibili cessioni a società specializzate nella gestione del credito.
La prossima sfida è di tipo più culturale. Si tratta di diffondere la gestione del rischio a tutti i livelli dell’organizzazione, mediante l’adozione di strumenti in grado di valutare istantaneamente il rischio, ma che non penalizzino l’acquisizione e l’affidamento alla clientela meritevole.
Lo sviluppo di motori per il pricing risk-ajusted e la lettura dei risultati dei modelli sono i fattori abilitanti in questo nuovo contesto. Laddove già implementati, hanno richiesto investimenti sia nell’organizzazione che nella gestione efficace ed efficiente delle informazioni creditizie. Allo stesso tempo, hanno determinato un impatto significativo nella gestione della relazione commerciale con la Clientela.
L’obiettivo dei prossimi anni sarà pertanto adottare una misura intelligente del rischio e del ritorno sul capitale, che non generi attrito nella creazione di nuovo business o nel cross selling tra i prodotti. Ciò significa che le valutazioni effettuate dai motori, devono coesistere con la possibilità di autorizzare determinate operazioni, rischiose o a bassa remunerazione, in base all’importanza della relazione con il cliente.
Nella nostra visione, la partita si gioca su tre ambiti:
- L’introduzione di un risk-adjusted pricing, rappresenta la chiave per evitare il rischio di adverse-selection ed ottenere, al contempo, un’adeguata remunerazione del rischio.
- La definizione ed implementazione di politiche pressanti per migliorare il proprio RWA, che richiede di agire sull’efficacia dei processi di gestione delle garanzie e sullo stock dei crediti deteriorati e, allo stesso tempo, sulla capacità di utilizzare la copertura commerciale per ridurre i rischi.
- L’allocazione efficiente del capitale sui business a miglior profilo rischio/rendimento, garantendo una copertura commerciale dedicata e di alto livello, oltre ad un accesso preferenziale al credito per la clientela dei “best-borrowers”.
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