Whistleblowing
In termini quantitativi, nell’attuale contesto di mercato i servizi di pagamento, cash management e trade finance incidono per una quota rilevante dei ricavi delle Banche: in media tra il 5 e il 20% dei ricavi totali e tra il 15 ed il 40% nel segmento Corporate. In particolare, i Paesi europei impegnati a promuovere i pagamenti cashless hanno conseguito alti tassi di crescita nei volumi delle transazioni, dimostrando come l’innovazione possa rappresentare una significativa spinta reddituale.
Adesso, in questa nuova dimensione di attività strategica, nuove sfide attendono lo sviluppo del transaction banking. Innanzitutto l’intensa pressione regolamentare, che si pone l’obiettivo generale di aumentare la trasparenza e reinstaurare la fiducia nei mercati.
L’agenda normativa Europea continua ad essere dominata dalla SEPA. Allo stesso tempo, un certo numero di nuove iniziative legislative europee è in via di completamento come: la PSD2 (Payment Services Directive), che apre la possibilità che nuovi attori possano intermediare la relazione con i clienti, il Regolamento europeo sulle commissioni interbancarie per le transazioni con carte di pagamento e le linee guida emanate dalla BCE sulla sicurezza delle transazioni disposte da canali innovativi.
I nuovi obblighi normativi, insieme all’Agenda Digitale Europea, puntano alla creazione di un mercato digitale unico mediante servizi aperti, flessibili e innovativi di e-government. Questo contesto funge da “facilitatore” per la convergenza dei servizi di pagamento domestici verso l’internazionalizzazione e la globalizzazione dei servizi.
In ogni caso, per avere successo, i transactional services dovranno essere disponibili in tempo reale sia in termini dispositivi che informativi.
