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Molte aziende si stanno rendendo conto dell’enorme quantità di dati a loro disposizione, ma non sanno come utilizzarli. Questa mole di dati è destinata a crescere, le ricerche dimostrano che il 90% dei dati presenti oggi sulla Terra è stato creato negli ultimi tre anni. Un importante contributo è da attribuirsi alla crescita dei social media, oggi le imprese devono monitorare ed essere in grado di reagire in tempo reale a stimoli provenienti da molteplici canali tra cui Twitter, LinkedIn, Facebook, Instagram e Google+.
Le aziende hanno la possibilità di accrescere i propri guadagni conoscendo i propri clienti attraverso i Social. Possono acquisire, analizzare e utilizzare queste nuove forme di comunicazione e di dati, trasformandole in un valore strategico reale e misurabile.
Ogni settore, dall’automotive ai Servizi Finanziari si basa su una mole di dati che copre qualsiasi elemento, dai dati relativi alle vetture al comportamento dei clienti. I dati hanno un incredibile potenziale in quanto possono dare visibilità sul comportamento delle persone. Le organizzazioni stanno investendo in processi di business che dipendono esclusivamente dalla corretta comprensione di questo tipo di dati. Stanno quindi rivalutando, come un effettivo valore aggiunto, quello che prima veniva considerato come un “sovraccarico di informazioni”. Se estratti correttamente, i dati possono aiutare a predire comportamenti, classificare profili, diminuire rischi, identificare opportunità, prevenire frodi e possono essere utilizzati per scoprire modelli e tendenze inimmaginabili. L’analisi predittiva può quindi aiutare le aziende in diverse aree quali il servizio clienti, la conformità, la gestione finanziaria e nel prendere decisioni di business più consapevoli.
Una volta compreso il valore dei big data, come sfruttarli?
Utilizzare i big data in modo intelligente va molto al di là della creazione di un enorme database in grado di collezionare informazioni aziendali ed esterne. Richiede l’adozione di un nuovo paradigma per la produzione di prodotti e la fornitura dei servizi, utilizzando metodi di intelligenza computazionale, machine learning e programmazione evolutiva nell’ambito dell’intelligenza artificiale.
L’adozione globale di smartphone, tablet, dispositivi indossabili e l’avvento sempre più rapido del cosiddetto: “Internet delle cose” fa sì che i dati, una volta semplicemente consultati, possono essere combinati con dati offerti volontariamente (es. social media) ed elaborati attraverso rilevazioni statistiche intelligenti. Questi dataset possono poi essere analizzati ulteriormente grazie a metodi di intelligenza artificiale.
Le organizzazioni devono prendere in considerazione svariati fattori quali: la velocità con cui la tecnologia è in grado di elaborare i dati, la classificazione dei dati, il monitoraggio costante, l’utilizzo e l’interpretazione dei dati a supporto dei processi di marketing e della fidelizzazione, l’impatto che i dati possono avere sulla user experience e la gestione della sicurezza degli stessi.
I big data, se utilizzati nel modo giusto, possono rappresentare una grande opportunità.